Per inquadrare il tema delle TIC tecnologie dell’informazione e della comunicazione, e parlare del modo in cui stanno rivoluzionando molte delle aziende italiane, non servono metafore complesse. Anzi, forse basta l’esempio più semplice e mainstream di tutti: il calcio.
Allora mettiamola così: un bravo football manager, per scegliere i giocatori migliori, deve sapere bene ruoli a caratteristiche dei professionisti sul mercato. Ma, prima di farlo, deve conoscere bene le necessità del proprio allenatore e i bisogni della propria squadra.
Ecco, avrete già capito: in un mercato del lavoro che sta guardando alle professioni digitali con un’attenzione sempre crescente, il tema centrale per i recruiter è questo: avere conoscenze specifiche sui profili IT e sapere come scovarli nel loro “habitat” ideale: il web!
Conoscere (bene) le TIC tecnologie dell’informazione e della comunicazione
Nella eterogenea galassia delle TIC, va detto, molte professionalità, soprattutto quelle più articolate e complesse, sono davvero difficili da intercettare. Vuoi per un’offerta incapace di soddisfare i bisogni del mercato, vuoi per la leggerezza con cui molti recruiter presidiano il mercato in cerca della “perla rara”. Ecco perché chi trova il professionista giusto, con la penuria di competenze che c’è in giro, difficilmente se lo lascia scappare!
La domanda a questo punto può essere: ma di quali profili parliamo nello specifico? Volendo elencare i più richiesti dai recruiter, almeno da quelli che il mercato lo presidiano con una certa attenzione, e volendo dividerli in macrocategorie, non si potrebbe fare a meno di citare:
- data scientist (gestione e analisi di big data)
- data architect (progettazione e organizzazione di sistemi informatici)
- agile specialist (esperto di soluzioni digitali per efficientare i processi interni)
AAA professionista digitale cercasi
Sembra un paradosso ma è così. Dove cercare un esperto di TIC tecnologie dell’informazione e della comunicazione se non dove più facilmente si esprime? Per questo la ricerca (quasi) impossibile dei recruiter non può non cominciare se non da un attento scandaglio delle piattaforme digitali. Sia che si tratti dei social network, sia che si tratti di siti specializzati. Sia, ovviamente, che si tratti di job board.
E in questa ricerca alcune attività risultano più importanti di altre. Le parole sono importanti, diceva Moretti. Parlava della vita, lui, ma vale anche nel complesso mondo del recruiting di professionisti delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Quando si tratta di fare ricerche di profili TIC sul web, è indispensabile infatti sapere a monte cosa si cerca (ricordate la storia del football manager con cui abbiamo cominciato l’articolo?), ma occorre saperlo bene, e pertanto l’utilizzo delle parole giuste fa la differenza.
Così, per ovviare alla carenza di profili, talvolta si deve guardare anche a una specie di “mansione di prossimità”. Per dire: nel settore dei software, i profili da Product Manager sono così rari che occorre talvolta declinare su Product Owner.
Una parola sposta gli equilibri: le TIC più ricercate
Ma casi simili a quelli del Product Manager sono molto diffusi. Soprattutto in un periodo in cui l’alta specializzazione dei profili può fare la differenza. Soltanto in tema “cloud” pensiamo, ad esempio, a come è cambiata la domanda delle aziende (e, quindi, la ricerca da parte dei recruiter). Dove una volta c’era una figura buona un po’ per tutte le funzioni, oggi le aziende ricercano:
- Cloud Security specialist
- Cloud architect,
- Cloud specialist
- Cloud Operations administrator
- Cloud Systems Engineer
- Cloud Native DevOps Engineer
Ma potremmo andare avanti ancora. Pensiamo anche, sempre per fare qualche esempio, a tutte le professioni indispensabili per uno sviluppo del settore digital, diventato anima commerciale (e non solo) di qualsiasi azienda. A diventare essenziali nel giro di pochi anni sono stati profili come:
- Il Conversion Rate Optimization specialist
- il Communication Specialist
- il Brand specialist
- il Web trafficker
Tic tecnologie dell’informazione e della comunicazione: quando basta un incontro
In un contesto di ricerca così altamente selettivo, appare evidente come sia necessario procedere con un metodo anche informale, investendo sì molte energie e risorse sul web, ma poi sperimentando un altro tipo di rete: quello delle relazioni umane.
In quest’ottica, appuntamenti come fiere, meeting e conferenze di settore possono diventare un ottimo momento di ricerca attiva per le aziende. Anche in prospettiva futura. Aprendo una specie di canale di comunicazione privilegiato attraverso la creazioni di piccoli vivai di profili appetibili, da cui attingere nel classico momento del bisogno. E nove aziende su dieci sanno ormai fin troppo bene che, per la piega presa dal mercato del lavoro, quel momento è davvero dietro l’angolo.
La ricerca di specialisti delle TIC tecnologie dell’informazione e della comunicazione sta complicando non poco la vita di recruiter e HR. Affida a Monster la selezione del tuo personale IT: con le nostre soluzioni personalizzate e 100% digital scopri tutti i vantaggi di un recruiting calibrato sui bisogni della tua azienda.