Bias di genere: cosa sono, come riconoscerli e come le aziende possono superarli
Bias di genere? Saranno necessari 169 anni per colmare il divario di genere nella partecipazione economica, secondo il Global gender gap report 2023 del World economic forum. Si tratta di una cifra impressionante, che ci fa rendere conto di quanto sia necessario intervenire con più decisione su questa tematica.
Ma da dove nasce tutto? Le radici di questa mentalità hanno carattere culturale e sociale e potremmo definirle, in modo riassuntivo, bias di genere. Secondo l’Istituto Europeo per la parità di genere, questi sono “azioni o pensieri basati su pregiudizi derivanti dalla percezione di genere secondo cui le donne non sono pari agli uomini in termini di diritti e dignità”.
La conseguenza si traduce quindi in una preferenza inconscia nei confronti di un genere rispetto all’altro, influendo sul comportamento e sulle decisioni dei soggetti. Sulla base di questi, si giunge a definire le competenze di un individuo e i ruoli che può ricoprire, generando una catena di pregiudizi che si basano su credenze che si sono solidificate nel tempo. Ad esempio:
- Al modello maschile sono associate qualità come determinazione, autorevolezza e propensione alla gestione di lavoro e stress.
- Al modello femminile, invece, sono connesse caratteristiche come sensibilità, dipendenza e maternità.
Questa mentalità conduce all’applicazione di criteri di valutazione imparziali e soggettivi.
Nonostante i grandi progressi compiuti nel promuovere valori quali diversità e inclusione, i bias di genere continuano a influenzare le dinamiche lavorative, limitando le opportunità di sviluppo e creando disparità tra uomini e donne.
Questi stereotipi trovano terreno fertile in diversi ambiti della vita di tutti i giorni, compresa quella lavorativa. Potremmo dire che all’apice vi è la credenza che la figura femminile sia maggiormente adatta a ruoli di cura rispetto a discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica). Questi costrutti mentali trovano traduzione in dinamiche come il gender pay gap, la scarsa presenza femminile ai vertici delle organizzazioni, ma anche la mancanza di adeguati indirizzi per facilitare la conciliazione vita privata – lavoro.
In questo articolo, esploreremo questa realtà così radicata, né identificheremo le manifestazioni e discuteremo delle strategie che le aziende possono adottare per superarli, al fine di promuovere un ambiente che risulti equo e inclusivo per tutti.
Il pregiudizio nel contesto lavorativo
Il pregiudizio nel contesto lavorativo condiziona fortemente il processo di selezione dei candidati nello svolgimento delle mansioni aziendali e il riconoscimento delle stesse. Conoscerli e riconoscerli è fondamentale per affrontarli in modo efficace.
Ma quali sono i campanelli d’allarme?
- Disparità retributive: quando, a parità di lavoro, le donne percepiscono un compenso inferiore rispetto ai loro colleghi uomini;
- Sottorappresentazione delle donne nei ruoli di leadership: quando le donne hanno scarsa presenza nei ruoli di leadership e nelle posizioni decisionali aziendali;
- Assunzione e promozione selettiva: quando le donne sono soggette a standard di assunzione e promozione più rigidi rispetto agli uomini;
- Mancanza di opportunità di sviluppo professionale: quando le donne hanno accesso limitato a programmi di formazione o opportunità di avanzamento di carriera rispetto agli uomini.
È cruciale disinnescare questi campanelli prima che il suono assordante si diffonda troppo. Nel percorso verso ambienti di lavori inclusivi, l’economia ci viene in aiuto.
Parità di genere e crescita economica: quando sono i numeri a parlare
Parità di genere e crescita economica viaggiano su due binari connessi tra loro. Più si afferma la prima, più si sviluppa la seconda. Sono i numeri a parlare: secondo l’Observatory on women’s empowerment 2023 di The european house – Ambrosetti, solo aprendo davvero le porte alle donne nel mondo del lavoro potremo dare forma a un’economia sostenibile per il futuro. Questa operazione di gender equity applicata alle realtà lavorative europee entro il 2050, genererebbe incremento del PIL pro capite dell’Unione Europea tra il 6,1 e il 9,6 per cento, per un valore compreso tra 1,95 e 3,15 trilioni di euro
Aziende: potenziare il vantaggio competitivo investendo nella parità di genere
Per le aziende, investire nella parità di genere risulta vantaggioso sotto molteplici aspetti. Questo impegno non solo riflette un principio etico fondamentale, ma offre anche numerosi benefici tangibili per le aziende stesse. In questo senso, la promozione dell’uguaglianza di genere a livello aziendale può essere considerata un vero e proprio investimento strategico.
Infatti, implementare nella propria realtà lavorativa porta a:
- Favorire la talent attraction: promuovere la parità di genere rende l’azienda più attraente per i talenti, ampliando il pool di candidati qualificati e diversificando la forza lavoro;
- Migliorare le performance finanziarie dell’azienda: la presenza di una cultura inclusiva e diversificata, che valorizza le qualità di tutti i dipendenti, porta a una maggiore innovazione, produttività e adattabilità;
- Generare benessere aziendale ed equilibrio tra vita lavorativa e personale: incentivare un ambiente di lavoro inclusivo e flessibile, in cui tutti i dipendenti si sentono valorizzati e supportati, favorisce un maggiore benessere psicologico;
- Assicurare una prospettiva di sopravvivenza nel lungo periodo: le aziende che investono nell’uguaglianza di genere sono più adatte ad affrontare sfide e a cogliere opportunità, poiché sono in grado di attrarre e trattenere talenti, migliorare la reputazione del brand e adattarsi efficacemente ai cambiamenti del mercato;
- Garantire risultati di alta qualità: un ambiente di lavoro diversificato favorisce collaborazione, creatività e innovazione, portando a risultati di alto livello.
Ambiente di lavoro inclusivo: come superare i bias di genere
Per un ambiente di lavoro inclusivo quali strategie può mettere in atto un’impresa? In che modo diventa possibile contrastare i bias di genere e promuovere un ambiente di lavoro inclusivo per tutti?
Vediamo insieme alcune azioni concrete:
- Educazione dei lavoratori: è cruciale sensibilizzare i dipendenti sull’importanza della cooperazione e della diversità, attraverso percorsi formativi mirati;
- Inclusione nelle posizioni di vertice: è necessario diversificare l’organigramma aziendale;
- Audit sulle retribuzioni: è importante tenere sotto controllo questo aspetto, in modo da poter identificare in tempo eventuali disparità salariali;
- Flessibilità lavorativa: concedere forme di lavoro flessibile come lo smart working, favorirebbe un migliore equilibrio tra vita privata e professionale;
- Ascoltare i bisogni dei dipendenti: personalizzare le politiche aziendali in funzione delle esigenze dei dipendenti apporterà benefici sotto numerosi aspetti;
- Leadership esemplare: è essenziale dare il giusto esempio, in modo da influenzare gli altri nella promozione di un ambiente di lavoro rispettoso.
L’adozione di queste strategie contribuirà non solo a mitigare le disparità di genere ma anche a creare un ambiente di lavoro che rispetti e metta in risalto ogni membro del team.
Inclusività: quali strumenti adottare nel futuro
L’inclusività è un passo fondamentale per superare i bias di genere. È nostro compito tagliare le radici, sia a livello sociale che culturale, per lasciare spazio alla nascita e alla solidificazione di nuovi valori, che permettano una crescita effettiva della società che popoliamo. Per farlo, dobbiamo essere dotati di appositi strumenti, in grado di supportarci in questo percorso di crescita. Conoscere i bias di genere, essere in grado di identificarli e sapere come disinnescarli è fondamentale per gettare basi solide per il futuro. Solo attraverso un impegno costante e collettivo per superare i bias di genere, possiamo costruire una realtà in cui la diversità sia veramente valorizzata e celebrata.
In un contesto in continuo mutamento come quello del mondo del lavoro, la gender equity emerge come una priorità imprescindibile. Come discusso nel corso di questo articolo, l’uguaglianza di genere non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche un fattore critico per il successo dell’azienda e la relativa crescita economica. Attraverso politiche e pratiche dedicate, non solo le imprese possono attrarre e trattenere talenti di alto livello, ma anche migliorare le proprie performance.
Da sempre in Monster ci dedichiamo alla parità di genere, ricordandoci che ogni giorno è l’8 marzo. Crediamo nelle qualità e nelle competenze delle persone, indipendentemente dal genere di appartenenza. Con il nostro servizio Pay for Performance, riusciamo a intercettare i candidati migliori per la posizione che stai cercando.
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