Come diventare un’azienda sostenibile: guida pratica alla sostenibilità aziendale

Sempre più imprese italiane desiderano adottare pratiche di sostenibilità aziendale. Le motivazioni sono molteplici: le richieste sempre più pressanti dei clienti, l’importanza attribuita al tema da parte dei dipendenti (attuali e futuri), oppure l’obbligo imposto dalla normativa. Ma da dove cominciare? E quando si può realmente parlare di azienda “green” o sostenibile — senza correre il rischio di greenwashing?
Attualmente, in Italia non esiste una definizione univoca e legalmente vincolante di “azienda sostenibile”. Tuttavia, esistono riferimenti normativi e standard europei che stabiliscono se un’attività economica può essere considerata sostenibile dal punto di vista ambientale. Il rispetto delle regole, la trasparenza e la tracciabilità dei dati sono elementi essenziali per risultare credibili e per evitare accuse di greenwashing.
Normative e regolamenti
Uno dei principali riferimenti legislativi italiani è il D.Lgs. 102/2014, che recepisce la Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica. Esso prevede l’obbligo per le grandi imprese e le aziende energivore di effettuare diagnosi energetiche ogni quattro anni e di implementare misure per migliorare l’efficienza.
Dal 2024, anche in Italia è entrata pienamente in vigore la Tassonomia UE, il sistema di classificazione che definisce quali attività economiche sono considerate sostenibili, in linea con l’obiettivo europeo di neutralità climatica entro il 2050.
Certificazioni e marchi di sostenibilità
Poiché il termine “green” non è giuridicamente protetto, molte aziende che vogliono dimostrare il proprio impegno verso l’ambiente scelgono di affidarsi a certificazioni riconosciute. Tra le principali, segnaliamo:
- ISO 14001 – È la norma internazionale per i sistemi di gestione ambientale, emessa dall’Organizzazione Internazionale per la Normazione (ISO). In Italia, la gestione di questo standard è affidata a UNI (Ente Italiano di Normazione) e agli organismi accreditati da Accredia.
- EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) – Schema europeo volontario che consente alle aziende di valutare, migliorare e comunicare il proprio impatto ambientale. È promosso dalla Commissione Europea e adottato anche in Italia.
- B Corp Certification – Certificazione internazionale rilasciata da B Lab alle aziende che dimostrano impatti positivi in ambito sociale e ambientale. In Italia, diverse imprese l’hanno già ottenuta.
Quando un’azienda può definirsi sostenibile?
Un’impresa può legittimamente definirsi “green” o sostenibile quando:
- Rispetta la normativa ambientale in vigore.
- Si impegna concretamente nella riduzione dell’impatto ecologico.
- Rende pubblici i propri risultati tramite report, dati verificabili o certificazioni riconosciute.
Tuttavia, il concetto di “azienda verde” rimane in parte soggettivo, poiché la legge non ha ancora definito dei parametri precisi come avviene invece per la denominazione “biologico”.
7 passi per diventare un’azienda green e sostenibile
Adottare pratiche di sostenibilità aziendale non è necessariamente complesso o costoso: spesso bastano piccoli cambiamenti ben mirati. Ecco sette azioni pratiche che potete implementare fin da oggi:
1 – Eseguite un audit energetico e ambientale
Per capire dove intervenire, è utile partire da una diagnosi dei consumi energetici e delle pratiche ambientali. Molte regioni italiane e Camere di Commercio offrono contributi o audit gratuiti.
2 – Passate all’energia rinnovabile
Scegliete fornitori di energia certificata 100% da fonti rinnovabili. Si tratta di una modifica amministrativa semplice ma con grande impatto sulla riduzione dell’impatto ecologico.
3 – Riducete gli sprechi
Anche piccoli gesti possono fare la differenza:
- Spegnere completamente i dispositivi al termine dell’orario lavorativo
- Sostituire l’illuminazione con lampade LED
- Stampare meno e solo fronte-retro
- Ridurre il materiale d’imballaggio
4 – Incentivate lo smart working
Permettere ai dipendenti di lavorare da casa riduce gli spostamenti casa-lavoro e la pressione sulle strutture aziendali. È una forma efficace di innovazione sostenibile nel luogo di lavoro.
5 – Offrite mobilità sostenibile
Incentivate l’uso di biciclette aziendali, auto elettriche o abbonamenti al trasporto pubblico. Installare colonnine di ricarica aiuta a diffondere l’uso di veicoli elettrici.
6 – Scegliete fornitori sostenibili
Preferite fornitori che rispettano criteri ambientali e sociali, riconoscibili attraverso certificazioni ambientali come ISO 14001, Fairtrade o EU Ecolabel.
7 – Coinvolgete i dipendenti
La sostenibilità aziendale non può essere solo una decisione del management. Favorite il coinvolgimento dei dipendenti nella sostenibilità con workshop, poster informativi o iniziative interne. L’integrazione della sostenibilità nelle politiche HR è cruciale per il successo.
Esempi di aziende sostenibili in Italia
Se cercate ispirazione per integrare la sostenibilità aziendale nel vostro business, ecco alcune aziende italiane che hanno fatto della responsabilità ambientale e sociale un pilastro della propria strategia.
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Davines (cosmetica)
Con sede a Parma, Davines è un esempio emblematico di sostenibilità aziendale applicata alla produzione. Utilizza energia 100% rinnovabile, imballaggi riciclabili e ha ottenuto la certificazione B Corp. Ha inoltre costruito il suo campus secondo criteri di bioarchitettura e sostenibilità ambientale. Davines è riconosciuta per il suo impegno concreto verso l’innovazione sostenibile nel luogo di lavoro.
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Illy (alimentare)
Illycaffè promuove una responsabilità sociale d’impresa (RSI) che coinvolge tutta la filiera, dai coltivatori ai consumatori. La sostenibilità non è solo ambientale, ma anche economica e sociale. L’azienda aderisce a numerosi programmi internazionali e nel 2021 è diventata società benefit, rafforzando l’integrazione della sostenibilità nelle politiche HR e aziendali.
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Chiesi Farmaceutici (salute)
Prima multinazionale farmaceutica a ottenere la certificazione B Corp, Chiesi ha adottato un piano per diventare carbon neutral entro il 2035. Investimenti in workspace digitale, mobilità sostenibile e welfare aziendale la rendono un punto di riferimento per chi punta a un’evoluzione sostenibile del settore salute.
Altre realtà virtuose
- Oway (cosmesi bio): packaging a basso impatto e approccio biodinamico
- Manteco (tessile): utilizzo di lana rigenerata Made in Italy
- Iren (utility): forte attenzione alla transizione energetica
Queste imprese dimostrano che è possibile coniugare profitto e impatto positivo, migliorando al contempo l’attrazione e fidelizzazione dei talenti attraverso la sostenibilità.
Perché puntare sulla sostenibilità aziendale?
Diventare un’azienda sostenibile non è più un’opzione, ma una strategia necessaria per restare competitivi. I vantaggi sono numerosi:
- maggiore attrattività del datore di lavoro
- migliore employee experience
- maggiore coinvolgimento dei dipendenti nella sostenibilità
- reputazione positiva e vantaggi economici nel lungo termine
La sostenibilità aziendale non si improvvisa, ma si costruisce con una visione chiara, azioni misurabili e una comunicazione trasparente delle iniziative green. Non servono budget infiniti, ma volontà, coerenza ed ascolto.
Che siate una startup, una PMI o una grande impresa, potete fare la differenza, per il pianeta, per i vostri collaboratori e per il futuro del vostro business.
Fate sapere al mondo chi siete davvero
La vostra azienda investe nella sostenibilità aziendale? Non lasciate che passi inosservato. Con le soluzioni Monster Employer Branding, potete valorizzare il vostro impegno ambientale e sociale, rafforzare la vostra reputazione come datore di lavoro e attrarre talenti che condividono i vostri valori. Rendete visibile ciò che vi rende unici: la trasparenza, la coerenza e l’impatto positivo.