Emergenza soft skills: se quello dei candidati non è un problema “tecnico”


Al culmine di un anno tra i più complessi di sempre per l’occupazione e l’organizzazione del lavoro in azienda, quale scenario attende chi si occuperà di ricerca e selezione del personale nel 2021? Dalla pandemia avremo un nuovo recruiting? Siamo andati a scoprirlo sul campo. Coinvolgendo oltre 10mila persone in tutto il mondo tra specialisti HR e candidati compresi tra i 18 e i 67 anni. Il risultato è il Future of Work. Scarica ora l’indagine completa.   SCARICA L’INDAGINE INTEGRALE (PDF)   Impossibile dire se e in che misura la pandemia abbia giocato un ruolo anche sulle soft skills, ma dal Future of Work è emerso che aziende e candidati, su quel versante, hanno un problema serio.. Il problema di aziende e candidati con le soft skills. A livello globale, infatti, quasi 1 recruiter su 3 (ovvero il 27%) dice di avere bisogno di aiuto per comprendere e valutare le competenze trasversali di un candidato. Mentre a pensare che i candidati potrebbero fare di più per mostrare più chiaramente le soft skills nel curriculum sono più di 2 su 3, cioè il 67%. Un dato che addirittura peggiora se guardiamo all’Italia. Qui la percentuale dei recruiter convinti che i candidati dovrebbero articolare meglio le proprie capacità trasversali nel CV arriva fino al 76%, la più alta in assoluto tra i paesi coinvolti nello studio. Cosa cercano i candidati dalle aziende. Altra faccenda è capire cosa cerchi un recruiter da un candidato nell’anno della pandemia. Ma anche qui l’edizione 2021 del Future of Work fornisce una risposta piuttosto esaustiva. In cima alle competenze più richieste dalle aziende per quest’anno troviamo:

  • Affidabilità
  • Lavoro di squadra collaborazione
  • Problem solving/pensiero critico
  • Flessibilità

E in Italia? Anche in questo caso le indicazioni dei recruiter italiani sono in linea con quelle dei selezionatori degli altri paesi coinvolti nell’indagine Monster, con una sola eccezione: le competenze tecnologiche Trovare candidati con un buon livello di competenze in ambito tech sarà la sfida per chi in Italia si metterà a caccia di talenti nel 2021. Eppure proprio l’Italia, insieme a Stati Uniti e Canada, è uno dei paesi ad essersi adattato meglio all’utilizzo dei colloqui virtuali.   NON FERMARTI ALLA SUPERFICIE. SCOPRI IL DOCUMENTO INTEGRALE FUTURE OF WORK 2021. SCARICALO ADESSO: https://monster-it.jebbit.com/6duszvyw?L=Owned+Web