L’equilibrio nel contratto psicologico significa miglioramento della performance
L'equilibrio nel contratto psicologico significa
miglioramento della performance
Il contratto psicologico rappresenta il complesso
delle aspettative che l lavoratore nutre nei confronti dell'azienda e,
al tempo stesso, il complesso delle aspettative che il datore di lavoro
ha nei confronti di un proprio lavoratore.
di Antonella Salvatore
Riprendiamo il concetto di contratto psicologico.
Che cosa significa contratto psicologico? Che aspettative nutre
l'azienda nei confronti del lavoratore e, al contrario, che aspettative
nutre il lavoratore nei confronti dell'azienda?
Il contratto psicologico è un contratto
informale, mentale,
che si instaura tra lavoratore e datore di lavoro. Come abbiamo già
detto, esso rappresenta il complesso delle aspettative
che il
lavoratore nutre nei confronti dell'azienda e, al tempo stesso, il
complesso delle aspettative che il datore di lavoro ha nei confronti di
un proprio lavoratore.
Al momento del suo ingresso in azienda il lavoratore firma un
accordo scritto, che segue le disposizione dell'attuale contratto
nazionale del lavoro. Al tempo stesso, il lavoratore sigla un accordo
mentale, ossia nascono in lui un insieme di aspettative che egli
inizierà a nutrire nei confronti dell'azienda.
Dall'altro lato, anche l'azienda, avrà un insieme di
aspettative nei confronti del lavoratore, anche l'azienda inizierà ad
aspettarsi qualcosa. Le aspettative del lavoratore nei confronti
dell'azienda e, viceversa, le aspettative dell'azienda nei confronti
del lavoratore, rappresentano, appunto, il contratto psicologico!
Tutti nutrono aspettative in ambito lavorativo e tutte le
aziende si aspettano qualcosa dai propri lavoratori. Quindi, tutti
hanno un contratto psicologico, ed esistono tanti
contratti psicologici
quanti sono gli individui. Questo è un concetto molto
importante perché
implica il fatto che le aspettative degli individui sono diverse, e
quindi implica il fatto che le persone sono motivate da
ragioni
diverse. Portiamo degli esempi! In clima di recessione
un capofamiglia
sarà motivato dal maggiore lavoro, dalla possibilità di fare
straordinari; al contrario, una donna che ha appena avuto un figlio,
potrebbe essere motivata dal vedere ridotta la propria mole di lavoro,
ad esempio ottenendo un lavoro part time.
E' cruciale comprendere il contratto psicologico, e fare in
modo che le aspettative di entrambe le parti siano
soddisfatte: in
questo modo, c'è equilibrio nel contratto psicologico ed entrambe le
parti sono motivate e soddisfatte del rapporto di lavoro. Viceversa, si
parla di disequilibrio nel contratto psicologico quando le aspettative,
di una o di entrambe le parti, sono disattese. Si pensi ad un
lavoratore che, in fase di recessione, ha lavorato maggiormente,
seguendo anche le attività che un tempo svolgeva un ex collega, ora
licenziato. Ebbene, quello stesso lavoratore si aspetta gratitudine
dall'azienda, si aspetta un premio, un aumento di stipendio per aver
svolto il lavoro di due persone.
Da parte sua l'azienda si aspetta gratitudine dal lavoratore,
per avergli conservato un posto di lavoro in clima di recessione, e la
stessa azienda non comprende l'insoddisfazione del lavoratore, anzi, la
scambia per ingratitudine! In questo caso, molto frequente nella vita
lavorativa delle aziende italiane, c'è disequilibro
nel contratto
psicologico perché le aspettative di entrambe le parti
sono disattese!
Questo disequilibrio genera malcontento in azienda, frustrazione e
demotivazione nel lavoratore, e porta, come è logico comprendere, ad un
peggioramento della performance aziendale! In altre parole, equilibrio
nel contratto psicologico significa miglioramento della performance
aziendale: disequilibrio nel contratto psicologico significa
peggioramento della performance aziendale.
Tratto da: Il Quotidiano Ipsoa