Donne di Successo e Lavoro: Storie di Riscatto per non Mollare Mai

Cosa fare quando nella vita ci si ritrova di fronte a un fallimento come un licenziamento? Capita a tutti, giovani, meno giovani, donne e uomini. I motivi che portano a una terminazione del contratto o alle dimissioni volontarie sono svariati: incomprensioni, bassa produttività, tagli di personale, nuovo management e molti altri. La soluzione? Prima di tutto, non abbattersi e non mollare mai. Il successo, nella vita e nel lavoro, non si ottiene da un giorno all’altro, è un percorso ad ostacoli che solo chi si rialza dopo essere caduto riesce a completare.

In questo articolo partiremo da cinque storie al femminile. Esempi di donne di successo che, nonostante i fallimenti, non si sono arrese e hanno continuato a combattere per raggiungere i loro sogni, anche quando il loro cammino subiva varie deviazioni. Attraverso la loro esperienza rifletteremo sul concetto di fallimento sul lavoro, in particolare in merito a un licenziamento e capiremo come affrontarlo per rialzarci e imparare a non mollare mai.

Anna Wintour

Nella lista di donne imprenditrici di fama, non può mancare la regina indiscussa del mondo della moda, la celebre direttrice di Vogue Anna Wintour. Il suo personaggio è tanto iconico da aver ispirato persino il bestseller, poi film, Il Diavolo Veste Prada. Prima di diventare chi è oggi, però anche la donna più potente dell’industria fashion ha dovuto superare una sconfitta. Agli inizi della sua carriera fu, infatti, licenziata da Harper's Bazaar, dove lavorava come junior fashion editor da soli nove mesi. Il motivo paradossale? Il suo stile era troppo innovativo. Nelle sue interviste la Wintour ha confidato più volte: “Tutti dovrebbero essere licenziati una volta nella vita. È un’esperienza che insegna moltissimo”.

Lezione 1: Smetti di Rimuginare.

Se Anna Wintour si fosse fatta prendere dallo sconforto a lungo, senza dubbi non avrebbe raggiunto le vette della moda e non saremmo qui a citarla tra le donne di successo. Riflettere sui propri errori è fondamentale per crescere come professionali, ma ciò non deve diventare un pensiero fisso che causa vergogna e angoscia e impedisce di ripartire. Per evitare ciò, dobbiamo prendere in prestito il concetto di Programmazione Neuro Linguistica secondo cui “non esiste fallimento, ma solo feedback”. Dopo un licenziamento dovremo quindi cercare di abbandonare i pensieri negativi e chiederci piuttosto “che cosa ho imparato da questa esperienza? Cosa farò di diverso la prossima volta?” Questo consiglio vale sia per chi è da poco entrato nel mondo del lavoro, ma anche per chi si ritrova a dover cambiare lavoro dopo i 40 anni.

J. K. Rowling

Prima di scrivere Harry Potter, la scrittrice fu licenziata mentre lavorava come segretaria in Amnesty International. Troppo distratta, secondo i superiori. “Sono partita da qui per ricostruire la mia vita” ha commentato in un suo saggio. Il suo manoscritto fu inoltre rifiutato da dodici case editrici prima di essere poi pubblicato dalla allora poco nota Bloomsbury.

Lezione 2: Trova il Lato Positivo

Se J. K. Rowling non avesse perso il lavoro, chissà, forse non avrebbe mai avuto il tempo e il coraggio di dedicarsi a tempo pieno alla stesura del suo romanzo. Uno dei segreti per non mollare mai, anche dopo un licenziamento, è quello di trovare un lato positivo. Se ti ritrovavi spesso a pensare “odio il mio lavoro” o soffrivi ansia da prestazione nel tuo vecchio impiego, lasciare quella compagnia potrebbe essere la miglior cosa che ti sia capitata. “Quando si chiude una porta, si apre un portone” dicono. Anche se è difficile, fai tuo questo pensiero, concentrati sul futuro e lasciati alle spalle il passato.

Oprah Winfrey

Ebbene sì, ci è passata anche lei. Lavorava per il tg serale del canale WJZ a Baltimora, ma dopo soli sette mesi la notizia: “Il direttore generale mi ha chiamata nel suo ufficio. Pensavo fosse un pesce d’aprile quando mi ha detto ‘Abbiamo progetti più grandi per te...’ e invece voleva spostarmi in un programma del mattino”. La motivazione: Oprah era troppo emotiva. Il programma raggiunse però in breve tempo una grandissima notorietà, diventando l’Oprah Winfrey Show, uno dei talk show americano più famosi di sempre.

Lezione 3: Non Smettere di Credere in Te Stesso

Introdurre emotività e temi sociali importanti nel suo programma sono stati i fattori cruciali dell’affermazione di Oprah Winfrey. La famosa conduttrice americana ha saputo riconoscere il valore del suo personal branding e costruirci un impero. Credere in sé stessi, anche dopo una défaillance come essere licenziati, è importante per riprendere in mano la propria vita, raggiungere i propri obiettivi e non mollare mai. Ciò che a volte può sembrare un passo indietro nella corsa verso la propria vocazione, può invece rivelarsi la strada giusta.

Whitney Wolfe Herd

Proclamata da Forbes la più giovane miliardaria self-made del mondo nel 2021, Whitney Wolfe Herd non poteva mancare nella lista delle donne imprenditrici che hanno fatto fortuna nel nostro articolo. La sua ascesa non è però stata scevra di difficoltà. A 23 anni ha co-fondato Tinder con l’allora fidanzato, che, dopo la rottura, ha iniziato a minacciarla e tormentarla con episodi di mobbing sul lavoro. Dopo essersi fatta coraggio, la giovane imprenditrice decide di rivolgersi agli avvocati, fare causa agli ex soci, vince e qualche anno più tardi fonda con l’aiuto di un altro investitore la sua dating app, Bumble, pensata proprio per le donne.

Lezione 4: Chiedi Aiuto

Esistono occasioni nella vita e sul lavoro in cui non ci è possibile fare tutto da soli. In questi casi, chiedere aiuto a chi ci circonda, magari a un mentore o a un ex manager non solo non è sinonimo di disfatta, ma può essere la vera svolta. Queste persone possono, infatti, aiutarci a trovare soluzioni a cui non avevamo pensato prima, guidarci in nuovi percorsi e imparare moltissimo. Via libera, dunque, a pranzi o incontri con ex colleghi o manager che possano aiutarci a ricostruire la nostra carriera.

Serena Williams

Da bambina prodigio a “The Queen” o “the GOAT” (the Greatest Of All Time, la migliore di tutti i tempi) del tennis femminile, Serena ha vinto di tutto. Tra i più importanti, 23 titoli singoli del Grand Slam– l’ultimo a 35 anni mentre era incinta– e quattro medaglie d’oro olimpiche. Eppure, come molte altre donne di successo del mondo dello sport, ha dovuto farsi forza e non mollare mai, per arrivare al suo livello. Non solo ha dovuto superare le sconfitte sul campo e gli infortuni vari, ma anche commenti razzisti e body shaming agli albori della sua carriera.

Lezione 5: Fermati, Recupera e Riparti

Proprio come ci insegna la campionessa di tennis, il trucco per superare gli imprevisti e continuare a portare a casa la vittoria è fermarsi, recuperare e ripartire. Dopo una sconfitta sul lavoro, quindi, è una buona idea:

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