Le 11 Domande di Lavoro Online che ti sei Sempre Posto
In Italia sono ancora in pochi a sapere chi sia, ma negli Stati Uniti James E. Ryan è personalità ben nota. Due le ragioni di questa popolarità. La prima: ha diretto per anni la Graduate School of Education di Harvard - non proprio l’ultimo dei poli culturali del pianeta. La seconda: il successo riscosso dal suo saggio: “Wait, what?”. In quest’ultimo, James E. Ryan parte da una considerazione semplice: se (ti) fai la domanda sbagliata, stai certo che otterrai la risposta sbagliata. Ora, siccome le domande di lavoro online e la ricerca di lavoro in generale sono, per definizione, la terra dei dubbi e dei quesiti sbagliati - di solito posti da candidati appena usciti dall’università, quindi del tutto digiuni di mercato del lavoro -, non potevamo non cogliere l’opportunità di raccogliere a modo nostro l’invito di Ryan e di riassumere in un numero finito di quesiti il tema della ricerca di lavoro online.
Ne abbiamo messi in fila undici. E ci sono parsi, tra tutti, i migliori da cui partire. Si poteva fare meglio di così? Può darsi. Qualcosa ci dice, però, che Ryan sarebbe comunque piuttosto orgoglioso di noi.
1. Quale Formato Scegliere per il Curriculum Vitae?
A meno che stiate pensando di candidarvi per un lavoro nell’ambito pubblico, dove il curriculum Europass– il CV formato europeo– viene solitamente esplicitamente richiesto, il curriculum tradizionale rimane il vostro miglior alleato per rispondere alle domande di lavoro online. Va costruito in ordine anti-cronologico, presentando in prima posizione la sezione dell’esperienza a cui far seguire studi, competenze e lingue. Solo nel caso siate studenti o giovani laureati, dovreste scegliere di iniziare con l’educazione. Infine, siate pronti ad ogni opportunità e create anche un CV in inglese.
2. Quali Informazioni Inserire nel CV?
Ad ogni strumento la sua funzione: il curriculum vitae cattura l’attenzione dei recruiter, la lettera di presentazione spiega qualcosa di più sulle tue motivazioni e il colloquio dimostra le tue competenze. Per questa ragione dati di contatto, esperienze, formazione, competenze e lingue sono più che sufficienti per le domande per lavoro. L’unica accortezza da non dimenticare è modificare il CV di volta in volta per adattarlo al lavoro online a cui ci si candida.
3. È Obbligatorio Inserire la Foto nel Curriculum?
No, infatti nei paesi anglofoni non viene generalmente utilizzata. In Italia e nel resto d’Europa, però, anche se non obbligatoria, la foto CV è quasi sempre attesa come un elemento parte del curriculum. Scegliere una foto idonea e professionale è quindi molto importante per non perdere possibilità nella ricerca di lavoro.
4. Quanto Deve Essere Lungo il Curriculum?
Se consideriamo che la maggior parte dei recruiter scorre un curriculum in una manciata di secondi e tanti altri utilizzano software ATS per automatizzare lo screening, la parola d’ordine qui è piuttosto: rilevanza. Se, infatti, è vero che per i giovani con poca esperienza il CV per inviare domande di lavoro online non dovrebbe essere più lungo di una pagina, per tutti gli altri la regola d’oro dovrebbe essere inserire informazioni rilevanti per la specifica posizione, in maniera chiara e concisa.
5. Quali competenze devo inserire nel CV?
Fatto salvo il bisogno di sintesi che domina ogni curriculum, un assaggio delle vostre competenze va comunque offerto a chi deve valutarvi (su cosa lo farebbe altrimenti?). Il consiglio in questo caso è capire quali siano le abilità più apprezzate dal mercato, trovare corrispondenza con le proprie, e valorizzarle all'interno del CV. Altri dubbi per rispondere ad un’offerta di lavoro? Consulta il nostro articolo dedicato per capire come inserire le tue competenze nel CV.
6. Come Cercare Lavoro Online?
Prima di tutto va chiarito che la ricerca di lavoro richiede del tempo. Ciò non significa, però, che dobbiate passare le vostre giornate davanti al pc tra domande e offerte di lavoro, con il solo risultato di stressarvi. Dedicare un paio di ore ogni giorno ad inviare domande di lavoro online è più che sufficiente, se fatto con criterio. Fate quindi una bella ricerca sulle aziende nel vostro settore ed esplorate le offerte per le posizioni che vi interessano. Tra queste non tarderà a presentarsi anche quella più adatta a voi. A questo punto ottimizzate il vostro CV per la specifica posizione e siete pronti ad inviare la vostra candidatura.
7. Come Usare i Social Media Nella Ricerca di Lavoro?
I social possono fare la differenza nella ricerca di lavoro, ma solo se utilizzati in maniera appropriata. Prima di inviare le vostre domande di lavoro online è quindi una buona idea impostare la massima privacy sui vostri profili social o eliminare i contenuti che non vorresti che un recruiter veda. Se volete poi spingervi oltre e utilizzare attivamente i social media come strumento del vostro personal branding, vi consigliamo di creare un profilo professionale dedicato in cui pubblicare i vostri lavori, fare networking online con i colleghi e partecipare attivamente alle discussioni nel vostro settore.
8. Come Prepararsi a un Colloquio di Lavoro?
Che si tratti di un colloquio presenziale, in remoto o ancora, di un video-colloquio in differita , è necessario prima di tutto ridimensionare il significato del colloquio per non farsi prendere dell’ansia ed essere traditi dall’emozione. Si tratta infatti di una tappa tra le mille della vita, da cui si può solo apprendere. Stabilito ciò, si inizia analizzando l’offerta di lavoro e il proprio curriculum per capire come vendere al meglio le proprie competenze per quella posizione. Si studiano poi approfonditamente le informazioni dell’azienda ed i suoi valori, per citarli nelle proprie risposte e per porre domande appropriate al termine del colloquio. Infine, si preparano e ripetono ad alta voce le risposte alle domande più frequenti e difficili del colloquio.
9. Cosa Dire e Cosa Evitare Durante un Colloquio di Lavoro?
Se dopo aver inviato varie domande di lavoro online, vi siete finalmente assicurati un colloquio, è assolutamente normale essere nervosi. In linea generale, proprio come fareste con una nuova conoscenza, il vostro obiettivo è mostrarvi quanto più positivi possibile, onesti, aperti al dialogo e proattivi nel porre domande quando sarà il vostro turno. Anche le domande tradizionalmente tabù per avere informazioni sul salario possono essere poste, con i modi e i tempi giusti. Evitate di parlarne nelle prime battute della conversazione, ma se il recruiter non introduce il tema entro la fine del colloquio, è lecito chiedere per esempio in quale fascia si situa il compenso per la posizione.
10. Quanto Tempo Dopo il Colloquio Posso Scrivere al Recruiter?
Inviare una mail entro 24 ore dal colloquio è una buona pratica per assicurarsi di cementare nella mente del recruiter il ricordo della vostra conversazione. Attenzione, però, perché la mail dovrebbe appunto contenere solo riferimenti ad aspetti che vi hanno colpito della posizione o dell’azienda. Per sollecitare una risposta è necessario attendere invece almeno una settimana. Se si tratta di un’azienda molto grande, non disperate, il verdetto potrebbe poi tardare anche più settimane.
11. Cosa Fare se il Colloquio di Lavoro è Andato Male?
Una sola cosa: ringraziare. Comunque sia andato il colloquio, quella che vi è stata data resta un’occasione di crescita di cui potervi sentire grati. Comunicatelo al vostro selezionatore, se pensate ne valga la pena. E poi, in fondo, cos’è un insuccesso, se non un’opportunità che ancora non è stata colta?
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