Domande da fare ad un colloquio al selezionatore: guida all'uso

In ogni azienda che si rispetti, al termine del colloquio di lavoro viene sempre lasciata l’opportunità ai candidati di porre a loro volta qualche quesito. In molti purtroppo si fanno prendere dalla timidezza o dalla paura di commettere passi falsi e al “ha qualche domanda per noi?” finiscono per fare scena muta. Un vero peccato, perché questa semplice richiesta è in realtà una grande opportunità per fare colpo sui recruiter. Prima di fornirti degli esempi pratici di domande da fare ad un colloquio al selezionatore, vediamo quindi insieme quali sono le ragioni per avere una lista pronta di quesiti per recruiter e aziende.

Perché è importante fare delle domande al recruiter?

Ti chiederai, se nel corso del colloquio vengono toccati tutti i punti principali relativi al ruolo e non ho particolari dubbi, perché mai dovrei prepararmi delle domande da fare al selezionatore? Le ragioni sono varie.

Non farsi tradire dall’emozione

Prima su tutte, al colloquio le emozioni possono giocare brutti scherzi. Sul momento, infatti, sollevato per aver terminato, potresti credere di non avere quesiti. Poi, però una volta tornato a casa e scesa l’adrenalina i dubbi potrebbero presentarsi. Avere in mente una serie di quesiti da porre al recruiter a prescindere ti consente di evitare quest’evenienza e non sprecare l’occasione.

Conoscersi reciprocamente

Un altro motivo, spesso inconsciamente dimenticato dai candidati per interrogare il recruiter sul ruolo e l’azienda, è che il colloquio è una conversazione bidirezionale. Se fare buona impressione e vendersi bene alle aziende sono delle priorità, queste non devono però essere le uniche. Porre quesiti per chiarire o anticipare dubbi è fondamentale per comprendere se quel ruolo e quella compagnia sono adatti alle tue necessità e aspirazioni. Saltare questo passaggio potrebbe significare, più tardi, ritrovarsi a voler cambiare lavoro dopo pochi mesi perché il pensiero “odio il mio lavoro” ti rovina le giornate.

Mostrarsi interessati al ruolo

Infine, avere pronte delle domande da fare ad un colloquio al selezionatore ti aiuta ad apparire come un candidato curioso e realmente interessato. Se poi poni domande intelligenti al colloquio che facciano trapelare che hai fatto una ricerca approfondita sull’azienda, niente di meglio. Le imprese amano i candidati proattivi.

Considerato che il tempo è limitato, preparati tra le tre e le cinque domande per il recruiter a colloquio. In questo modo non ti dilungherai eccessivamente dimostrando poca sensibilità per gli impegni del recruiter, ma riuscirai a raccogliere abbastanza informazioni.

Di seguito ti proponiamo una lista di domande da fare ad un colloquio al selezionatore per non ritrovarti mai più a non sapere cosa chiedere.

Domande da fare ad un recruiter sulla posizione di lavoro

La tua prima domanda dovrà necessariamente partire dal ruolo per cui ti sei candidato. Conoscere quanto più approfonditamente possibile quali responsabilità e aspettative comporta la posizione è fondamentale per iniziare ad avere un’idea di come potresti trovarti in quella compagnia. Ecco qualche esempio di domande da fare ai recruiter al colloquio relative al ruolo su cui puntare:

  • Perché si è aperta questa posizione lavorativa?
  • Quali sono i principali obiettivi e le responsabilità del ruolo?
  • Entro quanto tempo bisogna raggiungere questi obiettivi?
  • Viene fornito un periodo di formazione per subentrare in questa posizione?
  • Quali sono le sfide principali legate a questa posizione?
  • Che tipo di supporto e possibilità di sviluppo mi offrirà la compagnia?
  • Come si inserisce questo ruolo all’interno della struttura aziendale?

Domande da fare al recruiter sul team

Le persone al fianco delle quali svolgiamo il nostro lavoro influenzano moltissimo le nostre giornate e alla lunga la soddisfazione lavorativa. Chiedere delucidazioni riguardo alla squadra di lavoro di cui faremo parte è fondamentale. Prendi ispirazione da queste domande da fare ad un colloquio al selezionatore:

  • Mi può dire qualcosa di più del team di cui farò parte?
  • Chi sarà il mio referente diretto?
  • Quali sono le sfide che sta affrontando il team in questo momento?
  • Con quali altri dipartimenti il team lavora a stretto contatto?

Domande da fare al responsabile

Nella lista di domande da porre ad un selezionatore non può mancare almeno qualcosa riguardo alla persona a cui andremo a rispondere. Svariate ricerche negli anni hanno infatti dimostrato che la ragione numero uno per cui un impiegato lascia un lavoro è solitamente il proprio manager, non tanto l’azienda. Un buon manager può inoltre fare un’immensa differenza per accedere a promozioni o altri riconoscimenti aziendali. Cercare di carpire qualche dettaglio della personalità del futuro superiore è quindi una buona mossa per capire se in quella impresa potremmo prosperare o meno. Alcune idee di domande da fare ad un recruiter includono:

  • Come è evoluto negli anni il suo stile manageriale?
  • In che modo e con quale frequenza verrà valutata la mia prestazione?
  • Quali sono le opportunità di crescita in questo ruolo?
  • In cosa consiste una giornata tipo per questa posizione?
  • Quali obiettivi dovrò raggiungere nei primi sei mesi in questo ruolo?
  • Quanto è coinvolta la squadra nella creazione di responsabilità e obiettivi?

Domande sulla cultura aziendale e l’ambiente di lavoro

Sempre più aziende cercano di farsi conoscere al pubblico o a potenziali futuri impiegati creando una pagina relativa alla missione aziendale. Molte altre condividono anche foto e video di iniziative che coinvolgono gli impiegati per dare un’idea della cultura aziendale. La verità è che a meno che non si conosca qualcuno che lavora in quella specifica azienda, avere un’idea precisa di come funzionano le cose davvero non è facile. Poni le seguenti domande al tuo intervistatore al colloquio di lavoro e fai anche attenzione a come questi vi reagisce. Il suo linguaggio non verbale ti dirà spesso più delle sue parole:

  • Quale aspetto ritiene il più interessante del lavorare per questa azienda? E quello più difficile?
  • Come descriverebbe la cultura aziendale?
  • Come vi assicurate che i vostri team rimangano coesi e gli impiegati motivati?
  • È possibile fare carriera all’interno dell’impresa?
  • Come avviene il turnover del personale all’interno dell’azienda?
  • Come è cambiata la compagnia da quando ne ha preso parte?

Domande per rafforzare la propria candidatura e sul processo di selezione

Concludiamo la lista di domande da fare ad un colloquio al selezionatore dando la possibilità all’intervistatore di chiarire possibili dubbi sul proprio profilo. Ciò permette di avere un feedback immediato, rettificare eventuali fraintendimenti e capire come ci posizioniamo rispetto ad altri candidati. Porre quesiti relativi ai successivi step di selezione aiuta, invece, a reiterare il proprio interesse per la posizione. Utilizza per esempio:

  • Ha dubbi sulle mie competenze o esperienze che possa approfondire in questo momento?
  • Quali sono le prossime fasi nel processo di assunzione?

Arrivato al termine di questo articolo sulle domande da fare ad un colloquio al selezionatore potresti pensare che manchi qualcosa. Sì, parliamo proprio di lei, la retribuzione, uno degli argomenti che più genera dubbi e ansie tra i candidati. Scopri come parlare di soldi nel colloquio nel nostro articolo dedicato.

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