Migliorare il personal branding: vendersi bene, ma con stile

Migliorare il personal branding è un’attività indispensabile per tutti coloro che sono in cerca di un’occupazione. Poco importa che sia la prima, che sia una nuova, che sia semplicemente la stessa ma con un nuovo livello. In un mercato del lavoro sempre più dinamico, è la condizione necessaria per valorizzare al meglio le proprie competenze.

Perché se è vero che ogni recruiter studia nei dettagli i profili di ogni candidato, deve essere altrettanto vero che ogni candidato deve sapersi presentare con un profilo perfetto. La parola d’ordine è: creare un’immagine di sé che sia positiva e veritiera. Un’immagine da cui traspaiano competenze, qualità e passioni del candidato. Attitudini che farebbero di un lavoratore qualunque un collaboratore irrinunciabile.

Evidenzia valori e abilità per migliorare il personal branding

Cerchiamo di capire bene di cosa si tratta, allora. Quando diciamo personal branding parliamo nient’altro che dell’insieme delle informazioni che vanno a caratterizzare l’identità professionale di un individuo. Identità che può essere digitale, ma non soltanto. Significa dare il giusto risalto a valori, competenze e abilità che ti appartengono. Con l’obiettivo di costruire una reputazione più “alta” e interessante, un’immagine attraente per i recruiter che sono sempre in cerca di profili positivi.

Ci sono alcune indicazioni imprescindibili per fare della propria vita professionale un brand accattivante. Ed è bene che ogni candidato le conosca. Proviamo a guardarle insieme:

  • Definire bene quello che vuole mettere in evidenza
  • Gestire la propria reputazione online
  • Aggiornare costantemente i propri profili social
  • Aprire un proprio spazio in rete
  • Cv e Lettera di presentazione

Definire bene quello che si vuole mettere in evidenza.

Se le aziende lanciano campagne pubblicitarie puntando sull’una o sull’altra caratteristica del prodotto, così il candidato deve sottolineare bene competenze, valori, passioni e obiettivi che gli sono propri. Sono quelli i punti di forza da sventolare sotto il naso dei recruiter.

Gestire la propria reputazione online.

Verificare che non ci siano foto o informazioni che non siano in linea con un messaggio positivo. In caso intervenire per tentare di rimuoverle.

Aggiornare costantemente i propri profili social.

Sia con le foto che con i contenuti. Particolare attenzione va riservata a Twitter e, ancor di più, a LinkedIn. Cerca e contatta altri professionisti, anche più autorevoli. Condividi e interagisci con i loro post. Questo ti darà maggiore visibilità e soprattutto aumenterà la stima che gli altri, in rete, avranno di te.

Aprire un proprio spazio in rete.

Una mossa furba è quella di creare un blog con dominio personalizzato che rimandi al nome e al cognome del candidato. Questo consente di avere sotto controllo anche la percezione che gli altri hanno di te. E poi pubblicare con regolarità contenuti di qualità, da cui traspaiano qualità e competenze, ma anche (anzi: soprattutto) le passioni. Il blog potrà servire anche a creare una community di persone che vi seguono con interesse e con le quali potete scambiare impressioni e punti di vista.

CV e lettera di presentazione.

Per molti appartengono al passato. E invece Cv e lettera di presentazione sono la prima cosa a cui ancora guardano HR e recruiter in fase di selezione. Parliamo dei documenti che ti rappresentano di più. Per questo devono essere lo specchio di ciò che sei e vanno redatti in modo chiaro, coerente e facilmente leggibile. Ma soprattutto, vanno aggiornati costantemente.

Il marketing applicato alle persone

Lo abbiamo capito. Si tratta di applicare alle persone le più elementari logiche di comunicazione e di marketing. In fondo l’obiettivo è chiaro: proiettare un’immagine di sé forte e riconosciuta dall’intero mercato del lavoro.

E un aspetto chiaramente prioritario è quello che traspare attraverso i social. Può essere utile qui riepilogare alcune della attività principali da seguire per migliorare la percezione di sé di fronte al mondo.

In poche parole, i passi fondamentali da compiere per migliorare il personal branding sono:

  • Costruire un marketing plan personale
  • Imparare a promuovere e comunicare se stessi in modo corretto
  • Curare la social identity, come siamo percepiti attraverso i nostri profili
  • Promuovere lo storytelling, creare empatia attraverso le proprie esperienze
  • Migliorare la social recruiting, la capacità di attirare su di sé l’attenzione dei recruiter

Tutto ciò contribuirà ad accelerare il percorso di crescita professionale. Indirizzando la carriera lì dove competenza, passioni e potenzialità potranno, finalmente, fare la differenza.

Per migliorare il personal branding segui il consiglio di Monster

Ora che la strada da compiere per migliorare il personal branding dovrebbe esserti chiara, metti in pratica gli insegnamenti. Segui il consiglio di Monster.it e lascia che sia il lavoro dei tuoi sogni a trovare te. Completa il profilo con il tuo CV e le informazioni più utili e metti il tuo talento a disposizione dei recruiter di tutto il mondo.