In attesa del lavoro giusto? Ecco 5 modi per sfruttare i periodi sabbatici
Al di là della retorica della “opportunità” che accompagnerebbe circostanze del genere, ritrovarsi di punto in bianco senza lavoro può essere spaventoso. Ma è una condizione che offre anche stimoli su cui vogliamo provare a riflettere. Uno di questi è legato al modo in cui sfruttare i periodi sabbatici per rilanciarsi professionalmente.
Indipendentemente dalle ragioni, nel corso della propria carriera ci si può ritrovare infatti a disporre di tantissimo tempo, spesso senza sapere esattamente cosa farne. È dunque il momento perfetto per agire, sfruttare al meglio le proprie giornate, progettare nuovi sbocchi professionali e in definitiva migliorare le proprie attitudini. È l’occasione d’oro per aggiornare o rifare il proprio curriculum, ma anche per iscriversi a corsi di formazione e acquisire nuove competenze. Hard o soft, con particolare attenzione per queste ultime.
Le regole d’oro per sfruttare i periodi sabbatici
Che sia per via di una imprevista disoccupazione o per ragioni personali, per precise scelte di vita o qualsiasi altro motivo, sfruttare i periodi sabbatici può rappresentare un momento di grande valore nel percorso professionale di ciascun candidato.
Certo, anche per questi momenti serve pianificazione. Perché lasciare al caso la gestione di quel tempo prezioso equivale a sprecare la grande occasione che volenti o nolenti ci troviamo a fronteggiare. Con questo articolo vogliamo dunque offrire il nostro contributo alla causa, individuando cinque buone abitudini per sfruttare al meglio il periodo di inoccupazione. Partendo da una regola aurea: occorre trattare quel tempo “libero” come fosse lavoro a tutti gli effetti. Con una passione e un impegno pari a quello che investiremmo nel lavoro vero e proprio. E allora eccoli i nostri suggerimenti per sfruttare al meglio i periodi sabbatici:
- Tornare attivi e riscoprire la propria creatività
- Arricchire il CV con nuove opportunità di formazione
- Freelance, stagisti, volontari: le strade per rimettersi in gioco
- Studiare il mercato e monitorare le novità del settore
- Fare networking e rinnovare i profili professionali
Disoccupazione o inattività scelta: la differenza è la qualità del tempo
Niente pozioni magiche o ricette miracolose, quelle che vi proponiamo sono abitudini. Semplici prassi virtuose selezionate dai nostri career coach e messe a disposizione di chi - giovane o no, disoccupato o no - vuole provare a sfruttare il periodo sabbatico che si appresta a vivere per rimettersi in gioco nel modo migliore possibile.
Pronti? Partiamo.
1. Tornare attivi e riscoprire la propria creatività
Non serve iscriversi a crossfit o progettare la traversata a nuoto dello Stretto di Messina. Basterà riprendere a fare un po’ di movimento, con l’obiettivo di tornare in sintonia con il proprio corpo: andare un po’ a correre, usare la bici, camminnare al sole, fare qualche esercizio a casa. I benefici del benessere psicofisico vanno molto al di là di un po’ di tonicità muscolare. E poi, oltre al corpo, dovremmo pensare anche alla nostra psiche. La disoccupazione o l’inattività scelta è il momento migliore per provare a riscoprire quello che più ci piace, risvegliare la nostra sensibilità: verso l’arte, la musica, il cinema. Tutto questo sarà di grande aiuto per mantenerci positivi e proiettarci con la giusta lucidità alla ricerca di un nuovo lavoro. Senza dimenticare che quello che facciamo in questa fase può essere un argomento di discussione interessante anche per i recruiter.
2. Arricchire il CV con nuove opportunità di formazione
D’accordo, quante volte ci è capitato nella vita di pensare: “mi piacerebbe imparare [attività a caso] ma non ho tempo”. Oppure: “è il momento di migliorare il mio inglese”. O ancora: “e si prendesi la patente nautica?”. Insomma, avete capito. E ci siamo risposti sempre la stessa cosa: non riesco a farlo per mancanza di tempo. Avrete capito dove vogliamo arrivare. Ecco, è arrivato il momento di approfittare del tempo che abbiamo davanti. Prendere nuove licenze, imparare nuove cose rappresenta il modo migliore per sfruttare i periodi sabbatici, magari andando a selezionare quei corsi online che pure è agevole intercettare. Magari con una particolare attenzione verso le lingue straniere.
3. Freelance, stagisti, volontari: le strade per rimettersi in gioco
Il punto è non scoraggiarsi di fronte a quello che sembra un fallimento. Tempo libero - senza l’assillo di dover necessariamente portare a casa uno stipendio - può voler dire anche prendere in considerazione l’idea di investire energie in un’attività apparentemente non remunerativa. Gli stage, retribuiti o meno, possono essere una grande opportunità per acquisire esperienza pratica e aggiungere credibilità al curriculum. Senza contare il valore dell’esperienza fatta accanto a persone che hanno avuto successo nel loro campo. Discorso valido anche col volontariato: può essere un'esperienza interessante per arricchire il CV, mostrare proattività, e dare un boost alla propria carriera stabilendo nuovi contatti.
Discorso a parte merita invece l’apertura di una posizione da freelance: in questo caso troveresti un modo veloce e sicuro per guadagnare in attesa di una maggiore stabilità e magari inseguire il lavoro dei tuoi sogni. Di sicuro, è un modo per fare esperienza anche questo e un modo di sfruttare i periodi sabbatici particolarmente apprezzato dai recruiter.
4. Studiare il mercato e monitorare le novità del settore
È molto importante restare sul pezzo. Avere una conoscenza operativa delle novità che si prospettano nel tuo settore di riferimento. Questo ci consentirà di andare a individuare con maggiore prontezza le posizioni che si potranno aprire e soprattutto, di fronte al recruiter, dimostrare l’interesse verso quel settore. Interesse che vale doppio, poiché mostrato anche durante un periodo di inattività.
5. Fare networking e rinnovare i profili professionali
In generale l’attività di networking è quanto di più produttivo si possa fare in un momento di disoccupazione o inattività scelta, perché ci consente di restare agganciati alle realtà produttive più diverse. Ogni appuntamento, ogni evento va considerato come una possibilità di ampliare il bacino di conoscenze, e quindi delle opportunità. Che poi è quanto ci si aspetta che facciamo anche nella parte digitale della nostra vita.
Approfittiamo di questa inattività ricercata o subito per rinnovare i profili professionali dei nostri account social. Creiamo account professionali sulle bacheche più autorevoli come Monster, ben sapendo che la stragrande maggioranza dei recruiter spende molto tempo nella profilazione online dei possibili candidati.
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Ora che abbiamo visto quali sono le strade per sfruttare al meglio i periodi sabbatici dovremmo cercare di mettere a frutto questi insegnamenti. Il modo migliore per farlo è affidando a Monster il proprio talento. Scairca l’App Monster.it e fatti raggiungere dalle offerte di lavoro direttamente sul tuo cellulare.