Il CV su una o due pagine: 10 buoni (e pessimi) consigli

È u​n po’ come cercare di capire una persona dalle scarpe che indossa: il CV su una o due pagine, sintetico ed essenziale, è quanto di più apprezzato dai recruiter in fase di selezione. Ragioni estetiche? Gusto personale? Macché! La ragione è molto più semplice, e ha a che fare meno poeticamente col tempo. Che nelle direzioni risorse umane sembra scorrere in maniera diversa dal resto del mondo. Molto più veloce. Inafferrabile. E infatti il tempo che un responsabile delle risorse umane dedica alla lettura e alla valutazione del curriculum sono davvero limitati.

Molti studi hanno tentato di approfondire il tema perché rappresenta davvero un aspetto interessante del processo di selezione. E tutti gli esperti di ricerca di lavoro, sia pure con risultati statistici diversi, convergono su un punto: si tratta di pochi, pochissimi secondi in cui un cacciatore di teste incrocia i destini di decine e decine di candidati.

Significa che, curriculum alla mano, ci sono alcuni punti che vengono messi a fuoco con particolare attenzione ed altri, inevitabilmente, lasciati ad una possibile, eventuale, ma per niente scontata seconda fase di valutazione. Ovviamente il nome della risorsa e la sua formazione sono in cima ai posti in cui si poserà lo sguardo dell’HR. Altro aspetto su cui ricade l’attenzione del selezionatore è la durata e le caratteristiche dell’ultima posizione lavorativa. Tenendo bene a mente queste indicazioni, nelle righe che seguono vogliamo suggerire alcune buone prassi e consigli che potrebbero risultare determinanti, nell’elaborazione di un curriculum veramente efficace.

Come elaborare il cv su una o due pagine

Alla luce di quanto appena detto, è chiaro che per riuscire ad elaborare il CV su una o due pagine è assolutamente indispensabile descrivere il proprio bagaglio di esperienze e conoscenze in modo conciso e accattivante. Insomma, occorre trovare la formula giusta per indicare tutte le notizie che riteniamo salienti e sapere già che qualcosa dovremo sacrificarla. Significa ridurre tutto all’essenziale ed esprimere anche i concetti più importanti in poche ma significative parole. Parole, non righe! Ecco allora i nostri consigli (e le cose assolutamente da evitare) per presentare il miglior curriculum possibile.

I consigli da seguire:

  • Scrivere in maniera didascalica
  • Utilizzare software professionali
  • Usare gli elenchi puntati
  • Evidenziare i risultati
  • Adattare il CV alle caratteristiche dell’annuncio

Scrivere in maniera didascalica

È un dogma da seguire spesso scrivendo online, ma in modo particolare quando si redige un CV: la scrittura deve essere asciutta, senza fronzoli. Come si insegnava a scuola: soggetto, predicato e complemento bastano a definire un’idea. Ancora di più se riusciamo a usare verbi d’azione che possano colpire l’attenzione del selezionatore

Utilizzare software professionali

Ce ne sono tanti in rete e hanno in comune progetti grafici puliti ed essenziali, molto “ariosi”, pertanto anche più facili da leggere e consultare per un recruiter. Una volta compilato il curriculum, nulla impedisce di personalizzarlo.

Usare gli elenchi puntati

Per rendere la lettura più agile e veloce può risultare molto utile usare gli elenchi puntati. Questo consente di snellire la forma in modo da evitare i lunghi paragrafi che penalizzano la lettura del CV.

Evidenziare i risultati

L’imperativo è quello di mettere in risalto gli obiettivi raggiunti nelle precedenti esperienze lavorative, in particolare l’ultima. Che, come sappiamo, è l’informazione più “succulenta” per i selezionatori. Perché racconta loro cosa sappiamo fare veramente.

Adattare il CV alle caratteristiche dell’annuncio

È di tutta evidenza come ogni posizione aperta necessiti di competenze specifiche. Ma il candidato deve essere abile, in fase di redazione del cv, ad adattarlo alle competenze richieste, volta per volta. Può così evidenziare in ogni occasione le proprie skills che più sono attinenti al profilo richiesto.

Quelle tentazioni da non seguire mai

Ci sono mille tentazioni nella testa di un candidato quando è alle prese con il suo curriculum. Specie quando deve far stare il CV su una o due pagine. Il desiderio di ben impressionare l’interlocutore, infatti, potrebbe trasformarsi in un boomerang, soprattutto quando si tende ad esagerare con le descrizioni, o con l’enfasi, o semplicemente con i fronzoli dialettici.

Le tentazioni da evitare:

  • Ripetere due volte la stessa cosa
  • Elencare esperienze insignificanti
  • Riportare informazioni inutili
  • Riportare esperienze incomplete
  • Scrivere un CV troppo breve

Ripetere due volte la stessa cosa

È quanto di peggio si possa leggere su un documento conciso come dovrebbe essere il curriculum vitae di un candidato. Perché ripetere la stessa informazione in due punti diversi è assolutamente inutile. Anzi controproducente. Si dà l’idea di non essere in grado di esprimere in maniera chiara un concetto

Elencare esperienze insignificanti

Presi dalla voglia di primeggiare, si può essere tentati di infilare nel CV di tutto, anche le primissime esperienze lavorative. Il problema è che spesso sono le più insignificanti, spesso in un contesto lontano anni luce da quello per cui ci si sta candidando. A cosa serve? A niente, se non a indispettire il selezionatore che è così costretto a leggere anche informazioni che non lo interessano minimamente.

Riportare informazioni inutili

Altro rischio grave è quello di lasciarsi prendere la mano nella descrizione di esperienze. Occorre sempre tenere a mente che al recruiter serve l’essenziale per “inquadrare” la risorsa. Tutto quello che è secondario potrà essere descritto in circostanze diverse, magari al secondo colloquio, oppure inserito su un sito web personale o nella lettera di accompagnamento. O farlo trasparire sui propri profili social. Quello che conta in questa fase è impressionare il recruiter giocando contro il tempo.

Riportare esperienze incomplete

Essere concisi non significa rinunciare alla completezza delle informazioni salienti, come per esempio può essere la descrizione di un’esperienza particolare. In questo caso sarà invece auspicabile descrivere bene ciò che ha portato al conseguimento di risultati importanti, magari aiutandosi con elenchi puntati (vedi tra i consigli utili) e una presentazione grafica accattivante.

Scrivere un CV troppo breve

Il paradosso di un curriculum troppo asciutto è quello di non riportare, al contrario, informazioni indispensabili. Cercare l’essenziale sì, ma senza privare il reclutatore di elementi fondamentali per avere un’idea complessiva delle competenze e delle esperienze maturate dal candidato.

Compila il CV su una o due pagine e caricalo su Monter

Ora che dovresti avere chiaro il perché far stare il CV su una o due pagine massimo, metti il tuo talento a disposizione della community di Monster Italia. Compila il form di registrazione, carica il tuo curriculum, e lasciati trovare dai recruiter che ogni giorno inseguono il talento su Monster.it.