Domande colloquio di lavoro autista: esempi pratici di risposte
Hai notato che le offerte lavoro autista sono in stabile aumento e hai deciso di lanciarti in nuova carriera? Se hai già scritto ed iniziato ad inviare il tuo curriculum per il settore trasporti, sarai ora alla ricerca di trucchi e consigli per affrontare e superare il colloquio di lavoro autista.
“Autista” è un termine generale per riferirsi a diverse tipologie di professionisti che guidano veicoli per lavoro. Il loro compito principale è portare a destinazione in sicurezza e nei tempi prestabiliti un carico di merci o delle persone. Inoltre, in base agli accordi contrattuali possono anche occuparsi di mansioni che includono, ma non si limitano a:
- rifornimento, piccola manutenzione e pulizia del veicolo
- carico-scarico di merci, per es. nel lavoro del camionista
- emettere biglietti e ricevere pagamenti, come i conducenti di autobus.
Anche se le responsabilità possono variare leggermente le possibili domande colloquio autista possono però risultare sempre piuttosto simili. Scopriamole insieme.
Domande di colloquio di lavoro autista
- Perché ha scelto di fare l’autista?
- Quali mansioni svolge nel suo attuale impiego come autista?
- Quali ritiene siano le qualità più importanti per un autista?
- Come gestisce cambi di priorità o ritardi nelle consegne?
- Come si comporterebbe in caso di incidente alla guida mentre in servizio?
- È disposto a lavorare su turni o nel fine settimana?
Domanda 1: Perché ha scelto di fare l’autista?
Tra le domande colloquio autista più gettonate dal personale incaricato alle assunzioni non possiamo non citare questa. Assieme alla classica “mi parli di lei”, si tratta di uno dei primi quesiti posti nel corso del colloquio per rompere il ghiaccio e cominciare la conversazione. Tuttavia, è anche utile per iniziare a conoscere le motivazioni profonde del candidato e capire se questi potrebbe essere la persona giusta per le necessità dell’azienda.
- Spiega chiaramente che cosa ti ha spinto ad inseguire la carriera di autista. Se hai una storia particolare o originale, usala nel colloquio di lavoro autista. Ti aiuterà renderti memorabile agli occhi del recruiter.
- Sii onesto e conciso. La tua risposta non dovrebbe richiedere più di due-tre minuti.
Come potresti rispondere
“Ho deciso di intraprendere la carriera di autista patente c essenzialmente per due ragioni. Sono un grande appassionato di veicoli e meccanica e mi piace viaggiare e scoprire nuove parti del nostro bel paese. Mio nonno era titolare di una officina meccanica. Sin da bambino sono stato circondato e ammaliato dai motori. Valuto moltissimo la possibilità di avere giornate sempre diverse in posti nuovi. Non potrei mai lavorare chiuso in un ufficio.”
Domanda 2: Quali mansioni svolge nel suo attuale impiego come autista?
Anche se nella scrittura del tuo curriculum vitae avrai senza dubbio citato competenze e responsabilità nei ruoli che occupi o hai occupato, aspettati tra le domande colloquio autista anche una simile a questa. Il recruiter in questo caso vuole sentire da te una spiegazione più dettagliata dei compiti che sai svolgere per capire se sei davvero la persona adatta.
- Evita di dire bugie al colloquio, se parli di qualcosa che non conosci, il recruiter, che è allenato proprio a riconoscerlo, se ne accorgerà.
- Sii diretto nella tua risposta e fai leva sulle competenze che condividi con il candidato ideale per quel ruolo.
Come potresti rispondere
“Al momento lavoro come autista privato di una limousine per clienti di alto profilo. Mi incarico di farmi trovare nel luogo e nell’orario prestabilito, gestire eventuali bagagli e portare i clienti a destinazione in sicurezza. Seguo attentamente le richieste dei miei clienti con la massima discrezione. Sono anche responsabile di mantenere pulita e in ordine la vettura e di organizzare eventuali manutenzioni con l’officina meccanica di cui si serve la nostra azienda.”
Domanda 3: Quali ritiene siano le qualità più importanti per un autista?
Quando ti viene posto tale quesito, ciò che il recruiter sta cercando di capire è se hai chiaro quali hard e soft skill sono necessarie per avere successo in quella posizione.
- Attenzione ai dettagli, pazienza, responsabilità e affidabilità sono qualità con cui non puoi sbagliare per rispondere a questa domanda di colloquio di lavoro autista. Se il tuo lavoro di autista includere interagire nel quotidiano con una clientela, assicurati anche di fare menzione dell’importanza di saper comunicare in maniera efficace.
- Parti parlando delle qualità in generale e in un secondo momento apporta degli esempi pratici di come tu abbia dimostrato in passato di possederle.
Come potresti rispondere
“Le qualità più importanti di chi lavora come autotrasportatore sono l’affidabilità, la capacità di gestire il proprio tempo e saper reagire agli imprevisti per portare a termine le consegne come concordato. Nel corso degli anni ho perfezionato e imparato a padroneggiare tali competenze. Le mie consegne, per esempio, hanno un tasso di soddisfazione riscontrato nei clienti superiore al 99%. Sono in grado di gestire un’ampia gamma di imprevisti sulla strada come incidenti, guasti, cambi di tragitto o simili.”
Domanda 4: Come gestisce cambi di priorità o ritardi nelle consegne?
Come già menzionato, gestire il tempo è una competenza indispensabile per i conducenti professionisti di qualsiasi mezzo. Non stupirti dunque se nel colloquio di lavoro autista ti viene chiesto esplicitamente quale processo adotti nel caso sorgano problemi di questo tipo.
- Gli imprevisti sono parte della vita. Non farti prendere dall’ansia nel rispondere a questo quesito. I recruiter vogliono solo essere certi che tu abbia una strategia per farvi fronte.
Come potresti rispondere
“Cerco sempre di fare del mio meglio sul lavoro rimanendo concentrato e facendo quanto possibile per portare i carichi ai nostri clienti in orario. Purtroppo, però esistono anche circostanze che sfuggono al mio controllo e causano ritardi. Per esempio, quando rimango imbottigliato nel traffico o devo anticipare una consegna piuttosto che un’altra per ordine del cliente. In questi casi la mia procedura per gestire la situazione consiste nel contattare il mio manager prima di rimettermi sulla strada, informarlo della ragione per cui sono in ritardo e del nuovo orario stimato di arrivo. Una volta fatto ciò, riprendo il mio viaggio facendo attenzione a non violare alcuna regola del traffico e fermandomi per le pause necessarie.”
Domanda 5: Come si comporterebbe in caso di incidente alla guida mentre in servizio?
Nel corso dei colloqui di lavoro vengono poste domande difficili, dette situazionali o comportamentali per capire come reagiresti o hai reagito in passato in situazioni impreviste. Il colloquio di lavoro autista non fa eccezione.
- Rispondi chiaramente a queste domande colloquio autista spiegando la procedura che adotteresti per dimostrare al recruiter che conosci perfettamente ciò che dovresti fare e avresti il sangue freddo per gestire qualsiasi tipo di situazione.
Come potresti rispondere
“Nello sfortunato evento di un incidente, la prima cosa di cui mi occuperei è chiamare le forze dell’ordine, mentre verifico che tutti i passeggeri stiano bene. In caso vi fossero feriti allerterei anche l’ambulanza e poi l’azienda. Se si trattasse di guasti o altri problemi al veicolo allerterei subito il mio referente senza indugi prima di chiamare l’assistenza stradale. Nel caso la compagnia fornisse altre particolari indicazioni su come procedere in questi casi mi assicurerei di seguirle alla lettera.”
Domanda 6: È disposto a lavorare su turni o nel fine settimana?
Fare l’austista è spesso un mestiere di sacrificio che implica essere disponibile in orari non tradizionali, come nel fine settimana o durante la notte, per assicurarsi che la merce o i clienti arrivino a destinazione in tempo. L’azienda che ti pone questa domanda nel colloquio di lavoro autista vuole essere certa che tu sia consapevole di cosa implica il ruolo, ma anche conoscere la tua effettiva disponibilità.
- Se è vero che negare del tutto la propria disponibilità potrebbe farti perdere il posto, al contrario chiedere delucidazioni o esprimere preferenze non è vietato, non avere paura di farlo. In molti casi, infatti, a chi sceglie questi turni può anche spettare un riconoscimento economico addizionale.
Come potresti rispondere
“Non ho problemi a lavorare su turni, ma se posso esprimere una preferenza personale, dato che non è un’opzione amata da molti, non mi dispiace affatto iniziare la mia giornata più tardi e lavorare fino a tarda notte. Per quanto riguarda i weekend mi piacerebbe sapere se esiste un incentivo particolare per scegliere questi turni.”
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