Consigli per riprendere in mano la tua Carriera e non dire mai più: "Odio il mio lavoro"

Il modo in cui percepiamo e valutiamo il nostro lavoro è cambiato enormemente. Se c’è un qualcosa di positivo che la pandemia 2019 ci ha lasciato è la chiara realizzazione che non solo non dovresti vivere per il tuo lavoro, ma se ti ritrovi a pensare spesso “odio il mio lavoro”, dovresti assolutamente fare qualcosa al riguardo. Se devi passare almeno otto ore al giorno a lavoro, il minimo è che tu possa dedicarti a qualcosa che ti appaga. Se poi trovi quello che i giapponesi chiamano ikigai: l’incontro tra ciò che ami, ciò che serve nel mondo, ciò per cui puoi essere pagato e quello in cui sei bravo, hai fatto bingo.
È importante notare che questo cambio di mentalità era già iniziato con l’entrata nel mondo del lavoro della generazione dei millennials –ormai in percentuale la più consistente della forza lavoro. Cresciuti nel disincanto e nella precarietà di una crisi economica, questi giovani sono stati costretti a imparare a navigare un mercato del lavoro mutevole e imprevedibile.
Sta di fatto che la felicità sul lavoro conta sempre di più per i lavoratori moderni di tutte le generazioni e anche le aziende stanno iniziando a rendersene conto. Si calcola che circa il 41% del lavoratori lasci il proprio posto cercando un maggior equilibrio tra vita privata e lavorativa e il 25% nella ricerca di un nuovo senso di vita. Si tratta di un vero e proprio boom di dimissioni che non si era mai visto prima.
Le aziende, dal canto loro, stanno iniziando a vedere i benefici di una forza lavoro motivata e appagata e ad agire di conseguenza. Negli Stati Uniti, per esempio, secondo una ricerca Deloitte le compagnie più grandi spendono l’equivalente di oltre 3 milioni di euro in programmi per il benessere degli impiegati e la cifra è destinata a salire. Secondo una ricerca della Oxford University, infatti, i dipendenti felici sono più produttivi del 13%.
Come comportarsi quindi se il pensiero “odio il mio lavoro” è diventato una costante nella tua vita?
Odio il mio lavoro, ma non posso permettermi di lasciarlo
Se affrontare il lavoro con serenità è diventato difficile, ma per una ragione o un’altra non puoi dire “mollo tutto!” non disperare. Esistono azioni concrete che puoi intraprendere per migliorare la tua situazione lavorativa e a volte persino capovolgerla. Utilizza uno o più dei seguenti consigli:
Coltiva i rapporti con i colleghi
Ti stupirà quanto un compagno di lavoro simpatico possa rendere le tue giornate più leggere. Cerca di legare con i compagni di squadra che trasmettono energia positiva ed evita quelli che si lamentano in continuazione. Se l’azienda o i colleghi propongono attività o momenti di socializzazione buttati e cerca di fare amicizia, anche con persone al di fuori del tuo team. Nella peggiore delle ipotesi avrai fatto del buon networking che potrebbe tornarti utile in futuro!
Concediti una breve passeggiata
È ormai risaputo che un po’ di movimento alla luce del sole aiuta la produzione di serotonina, l’ormone del buon umore. Vari studi hanno anche dimostrato che camminare aumenta la creatività, per questo sempre più manager programmano cosiddetti walking meetings, riunioni dove si cammina all’aperto. Niente più scuse quindi, nella pausa pranzo o nelle brevi pause a metà mattina esci dall’ufficio e stacca dallo stress.
Concentrati su ciò che ti piace e amplia le tue competenze
Se ne hai facoltà, delega le mansioni che ti entusiasmano di meno a chi le apprezza di più e dedicati di più alle mansioni che preferisci. Puoi anche proporti per nuovi progetti che ti sembrano più stimolanti. Se invece senti che non riesci a svolgere le tue attività come dovresti, iscriviti a corsi per approfondire le tue competenze e acquisire più sicurezza.
Cerca l’appoggio del tuo capo
Magari una delle ragioni per cui il tuo lavoro non ti piace più e finisci con il pensare “odio il mio lavoro” è che ti senti sovraccaricato. Prova a capire con il tuo capo se puoi ottimizzare in qualche modo i processi del tuo lavoro o, in alternativa, è necessario ribilanciare le tue responsabilità. Comunicare con il tuo capo potrebbe essere tutto quello che ti serve per migliorare ciò che ti sta facendo perdere la gioia nel tuo lavoro.
Utilizza tecniche per migliorare la produttività
Fare uso di tecniche specifiche per migliorare la produttività può aiutarti a sentirti più calmo sul lavoro. Queste non solo ti aiutano a essere più efficiente e a sentirti meno sopraffatto, ma hanno anche risultati positivi sull’equilibrio tra lavoro e vita privata e sulla riduzione dello stress.
Chiedi supporto a Risorse Umane
Se il motivo per cui odi il tuo lavoro è legato all’ambiente lavorativo, per esempio a episodi di mobbing, cerca il supporto del dipartimento di Risorse Umane. Il tuo datore di lavoro è tenuto a prendere provvedimenti e a tutelare i suoi lavoratori. Anche nel caso di questioni minori, non avere timore a rivolgerti a HR, ormai è sempre più diffusa nelle aziende la figura del Chief Happiness Officer, un ruolo creato appositamente per curare il benessere dei dipendenti.
Stabilisci limiti
Se ti ritrovi costantemente a fare gli straordinari, riprendi il controllo. Per fare ciò, quando la giornata volge al termine prepara la lista di attività per il giorno seguente in base alle priorità e ordina la tua scrivania per non essere tentato di proseguire oltre. La tua salute mentale e fisica ti ringrazierà.
Chiedi una promozione o un aumento
Se il motivo per cui vorresti cambiare lavoro è che credi di meritarti più responsabilità o un maggior riconoscimento monetario, non avere paura di chiedere. In questi casi è importante preparare una lista di motivazioni e obiettivi raggiunti con dati e percentuali alla mano per poter sostenere adeguatamente le tue richieste.
Pensa che si tratta di una situazione temporanea
Non sei destinato a rimanere in un lavoro che non ami. Questo pensiero ti aiuterà a prendere con più leggerezza le giornate. Cerca di prendere tutto ciò che di buono trovi nel tuo attuale lavoro e focalizzati sul tuo obiettivo a lungo termine.
Prima di Cercare un Nuovo Lavoro, Fatti la Domanda Giusta
Se dopo aver messo in pratica questi consigli per essere felici a lavoro, la situazione non è migliorata e non ti ha comunque abbandonato il pensiero martellante di “odio il mio lavoro”, non resta che cercarne uno nuovo e sperare di poter dare le dimissioni in breve tempo.
Prima di lanciarti nella mischia, però, questa volta prova a chiederti “cosa non ti piace del tuo lavoro?”. Mettendo nero su bianco esattamente che cosa non funziona nel tuo attuale impiego, potrai condurre la tua ricerca in maniera più consapevole.
Ho Sbagliato Lavoro, che Fare ora?
Nel corso della tua riflessione potresti anche realizzare che:
- l’industria che hai scelto non è più adatta a te
- rimpiangi ancora di non aver seguito un altro percorso perché sembrava irrealizzabile
- a un certo punto hai dovuto abbandonare l’impiego che amavi per cause di forza maggiore
In questi casi, per essere felice al lavoro probabilmente non basterà cambiare lavoro e azienda, ma sarebbe più opportuno prendere in considerazione di cambiare carriera. Ricorda, non è mai troppo tardi per inseguire i tuoi sogni e non esiste un’età in cui non si possano rimescolare le carte. Dedicati a corsi di formazione nella nuova area che ti interessa e, una volta acquisite le competenze necessarie, lanciati nella tua nuova avventura.
Cerca Queste Caratteristiche nel Tuo Prossimo Colloquio per non Dire più “Odio il Mio Lavoro”
Che tu abbia in mente di dedicarti ad una nuova professione o semplicemente trovare un altro lavoro, ti consigliamo di cercare nel tuo prossimo datore di lavoro le seguenti caratteristiche per non ritrovarti ancora a mormorare “odio il mio lavoro”:
- Valori Condivisi: Fai una ricerca sull’azienda e non risparmiarti domande al colloquio sulla missione e i valori aziendali. Credere nei motivi per cui una compagnia opera è fondamentale per avere la sensazione che il proprio lavoro abbia un significato al di là dello svolgimento delle mansioni giornaliere.
- Un Buon Manager: Il manager ideale è un mentore che sa guidarti e supportarti ed è dotato di empatia. Come individuare, però, un buon capo al colloquio? Non domandare qual è il suo stile manageriale, piuttosto come si è evoluto nel tempo. Chiedere anche come interagisce con la sua squadra e fornisce feedback ti garantirà risposte più veritiere per schivare il manager che ti porta a sussurrare “odio il mio lavoro”.
- Flessibilità: Che tu sia un papà, una mamma in carriera o semplicemente quella volta tu debba terminare prima per qualsiasi ragione, lavorare per un’azienda flessibile è importante. Assicurati di approfondire se la questa dipende dal manager, è garantita a tutti a prescindere o si guadagna dopo un certo periodo.
- Welfare Aziendale: Si tratta di un vero e proprio approccio globale per soddisfare le esigenze dei dipendenti fuori e dentro il lavoro. Parliamo di benefit non monetari come: voucher baby-sitter, assicurazione sanitaria integrativa, fondi pensione, assistenza psicologica gratuita, buoni pasto o abbonamenti palestre.
Gli impiegati che hanno una buona work-life balance non solo sono più felici e produttivi, ma si spostano più difficilmente.
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