Come annunciare le proprie dimissioni

Su quanto sia importante la “prima impressione” per chi è alla ricerca di un nuovo lavoro abbiamo ascoltato e detto tutto quello che c’era da ascoltare e da dire. Con la stessa premura ci siamo occupati di aiutarvi ad affrontare i primi mesi in una nuova azienda , sottolineando l’importanza di muovere i primissimi passi nella giusta direzione. E quando c’è stato da scomodare lo sport , travasando nel mondo del lavoro regole e valori propri all’agonismo, neanche in quel caso ci siamo tirati indietro.

Così ora ci pareva il momento giusto per chiudere il cerchio, offrendo due o tre spunti su come dire addio (o arrivederci, chissà) alla vostra azienda, al vostro capo, ai vostri colleghi, come si deve.

Perché se il mercato del lavoro cambia, se cambiano le professioni e le strategie da adottare , e cambia pure la scala dei valori di un recruiter; ci sono aspetti della sfera professionale che in tanti anni non si sono spostati di un millimetro.

>Annunciare le proprie dimissioni , e gestire la conseguente transizione dalla propria azienda a un’altra, resta ancora oggi per molti professionisti una delle fasi più delicate da affrontare.

Cerchiamo di capire insieme come farlo, provando a trasformare un passaggio del genere in un’occasione di crescita sicura.

Annunciare le dimissioni alla propria azienda.

La premessa è che nessuno conosce in anticipo il proprio destino. E presto o tardi, chissà, potreste scoprire di essere uno dei tanti “collaboratori boomerang” prodotti dal mercato del lavoro (a proposito di novità). Tanto vale allora seminare l’ultimo ricordo positivo di sé nel posto che si sta lasciando.

Per farlo nel migliore dei modi una sola caratteristica è richiesta: il rispetto. Ma il rispetto, in casi del genere, si misura anche attraverso il tempo. Vuol dire che prima comunicherete al vostro manager o al responsabile HR che avete deciso di dare le dimissioni dal posto, meglio sarà per l’azienda (ecco dove sta il rispetto) che avrà così il tempo di riorganizzarsi, di mettersi alla ricerca di un vostro sostituto, di pubblicare un annuncio, e magari di poter contare su di voi per un passaggio di consegne come si deve.

Ripassate in anticipo, anche soltanto a mente, le ragioni che vi spingono a un cambio del genere. Non tanto per giustificarvi col vostro interlocutore, quanto per essere il più possibile a vostro agio nel farlo, e vivere questa fase delicata con la serenità necessaria.

Annunciare le dimissioni ai colleghi.

Mai, mai, mai informare delle vostre intenzioni di lasciare l’azienda prima i colleghi e poi i responsabili dell’ufficio. Se non si tratta di colleghi sufficientemente fidati, una fuga di notizie rischierebbe di guastare il clima intorno a voi, consegnandovi quelli che con tutta probabilità ricorderete come i peggiori mesi di lavoro in quell’azienda.

Informare i colleghi della partenza è corretto e sensato, ma va fatto solo dopo il passaggio con i vertici aziendali. A quel punto, una volta fissato il giorno x, potrete pensare a informare anche i vostri colleghi. Un aperitivo di congedo sarà anche l’occasione per ricordare che cambiare azienda non vuol dire perdersi di vista.

Sempre in quest’ottica, non sottovalutate l’impatto positivo che potrebbe generare una mail di ringraziamento rivolta a tutta l’azienda. Anche in questo caso l’obiettivo è lasciare una qualche traccia positiva di voi. Lo abbiamo detto prima: non possiamo sapere cosa ci riserva il futuro in termini professionali. Ma se vale per noi, vale anche per i nostri colleghi. Chi l’ha detto che domani non siano nelle condizioni di dover spendere una parola sul nostro conto? Ecco, facciamo in modo che sia quella giusta.

Annunciare le dimissioni ai clienti.

Per anni vi siete presentati sul mercato col nome dell’azienda. Vi hanno aperto porte grazie a quel nome. Avete ottenuto fiducia (anche) grazie a quel nome. E se ora godete di una certa considerazione nel vostro entourage, è probabile che sia anche grazie al modo in cui i clienti hanno parlato di voi ai vostri colleghi e ai vostri responsabili diretti.

Il minimo che possiate fare, prima di lasciare l’azienda in cui vi siete spesi, è informare per tempo delle vostre intenzioni i clienti con cui vi interfacciate in azienda. Dopotutto, prima di quello professionale, ci sarebbe un certo rapporto umano a imporre il massimo rispetto in circostanze del genere.

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